Diritto alla disconnessione: le mail arrivano in vacanza

14 Dicembre 2018

Quante volte è capitato? Sono le 20 di un tranquillo venerdì sera e sullo schermo del vostro smartphone compare una notifica che annuncia l’arrivo di un’email di lavoro. Non importa quanto si cerchi di resistere, la tentazione di leggerla è troppo forte: sarà urgente? Un errore fatale, perché anche se deciderete di rimandare la risposta, i vostri pensieri saranno ormai proiettati in cerca di soluzioni relative a quel tema di lavoro..

Lo smart working comporta anche questo: un team di lavoro che, dovendo gestire autonomamente il proprio tempo, finisce per comunicare a qualsiasi ora del giorno…o della notte.

Più volte è stato dimostrato come bilanciare vita lavorativa e privata sia fondamentale, tuttavia, molte persone fanno ancora fatica a trovare un equilibrio tra i due. Questo malessere potrebbe dipendere dal fatto che i dipendenti non riescono a “staccarsi” completamente dall’ambito lavorativo a fine giornata.

Il “diritto alla disconnessione” è quindi un aspetto che le aziende dovrebbero monitorare per avere un team più lucido e produttivo. Sono tanti (troppi?) ormai i canali di messaggistica (Chat, email,..) attraverso i quali un lavoratore rimane connesso ai suoi compiti, riducendo le fasi di recupero di energie mentali e fisiche.

Ecco quindi una serie di consigli che potrebbero aiutarvi a ritrovare equilibrio e produttività:

Rispettare il tempo libero delle persone

Se un dipendente è in ferie, è importante che il suo tempo venga rispettato. Si consiglia di evitare di sommergere la sua casella di posta elettronica, o ancora peggio i canali di messaggistica (es. Whatsapp, Telegram).

Anche se la persona stessa richiedesse di essere aggiornata, riducete al minimo le interazioni. Un’idea potrebbe essere inviare un unico update, contenente il riepilogo delle informazioni necessarie.

Il tempo libero è sacro per ognuno di noi e la sfera lavorativa non dovrebbe invaderlo.

Il manager deve dare il buon esempio

Molti dipendenti si sentono obbligati a rispondere anche dopo il consueto orario di lavoro. Per evitare questa eventualità, è essenziale che i manager diano per primi il buon esempio, non utilizzando servizi come Whatsapp per le comunicazioni aziendali e non inviando messaggi durante le ore serali.

In questo caso, una buona leadership contribuisce positivamente, in quanto, i dipendenti non smetteranno di rispondere se non riscontreranno lo stesso comportamento nei loro colleghi.

Usare la tecnologia per stabilire delle regole

Impostare delle fasce orarie in cui disattivare la sincronizzazione delle email e le notifiche oltre ad attivare la modalità out of office nei giorni in cui si è assenti sono alcuni metodi efficaci per gestire il problema.

Le ultime versioni dei software consentono, inoltre, di declinare automaticamente gli inviti ai meeting quando non siamo operativi. Visto i recenti sviluppi a riguardo in materia legislativa (es. Francia) probabilmente i software introdurranno nuove funzionalità che permettano di limitare i messaggi in arrivo al di fuori degli orari di lavoro.

Ma ciò che è più importante è distinguere i canali della vita privata da quelli lavorativi in modo da poter filtrare e gestire separatamente i 2 ambiti.

Gestire lo stream

Simon Sinek, autore inglese ed esperto di leadership, in molti dei suoi interventi suggerisce di estrarre il meno possibile il telefono dalla tasca.

Utilizzare lo smartphone mentre si sta parlando con qualcuno, manda un messaggio negativo alle persone intorno a noi. Il “disengagement” diventa quindi un aspetto tanto importante quanto l’engagement.

I grandi player della comunicazione Apple e Google stanno introducendo sistemi per monitorare il tempo e le interazioni su smartphone e tablet.

Concentrazione e creatività

Sono proprio i momenti in cui il nostro cervello non è costantemente concentrato su molteplici task e input visivi, quelli in cui riusciamo a vagare con la mente, migliorandone le capacità di problem solving.

Pertanto, la prossima volta che partecipate a un meeting (ricreativo o professionale), cercate di non utilizzare il cellulare, in favore di una conversazione con un vostro collega.

Disconnessione: un diritto e una necessità

Riuscire a disconnettersi rappresenta quindi una sana necessità, oltre che un diritto. Continuare a inviare e ricevere messaggi anche fuori dall’orario di lavoro, infatti, provoca uno stress cronico che si ripercuote sui tassi di assenteismo e di turnover, finendo inevitabilmente per peggiorare le performance aziendali.