Beni strumentali Nuova Sabatini 2021 ancora contributi per le PMI

6 Settembre 2021

Le micro, piccole e medie imprese possono ancora accedere ai contributi previsti dalla Beni strumentali Nuova Sabatini del MISE, a seguito del rifinanziamento della misura e della riapertura dei termini di presentazione delle domande. Leggi il nuovo articolo di Fluida.

Cos’è e cosa prevede la Beni strumentali – Nuova Sabatini?

La misura Beni strumentali detta “Nuova Sabatini” è l’agevolazione stanziata dal Ministero dello sviluppo economico ( MISE) per facilitare gli investimenti finalizzati all’acquisto o all’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

A tal fine sono state rese disponibili nuove risorse per agevolare l’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese (PMI) di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, in possesso dei requisiti di cui al decreto interministeriale 25 gennaio 2016.

Sono esclusi solo il settore delle attività finanziarie e assicurative e quello delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

I beni per i quali è possibile accedere all’agevolazione devono essere nuovi e funzionalmente autonomi, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito. Inoltre devono essere correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Le caratteristiche della Nuova Sabatini

La Beni strumentali Nuova Sabatini si concretizza in due diversi interventi.

Il primo, di cui si è già anticipato, consiste nella concessione da parte delle banche e degli intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti.

Il secondo consiste invece in un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. In ogni caso, l’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni e di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro. Lo stesso deve essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

Come funziona la procedura per la Nuova Sabatini

L’impresa deve presentare alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale. Nella domanda deve attestare il possesso dei requisiti e la circostanza che gli investimenti sono conformi alle previsioni di legge. La modulistica è disponibile sul sito del MISE e deve essere sottoscritta mediante firma digitale e inviata tramite PEC aziendale agli indirizzi PEC degli intermediari finanziari.

La banca o l’intermediario finanziario, effettuate le necessarie verifiche, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo. Dopo aver avuto conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo, può concedere il finanziamento all’impresa mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista.

Segue la stipula del contratto di finanziamento con la PMI, che può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo.

L’impresa dovrà poi compilare e trasmettere al Ministero tutta la documentazione di riferimento.

Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2021, il contributo è erogato dal Ministero in un’unica soluzione. Per le domande precedenti, il contributo era erogato in un’unica soluzione solo al sussistere di determinate condizioni, in assenza delle quali era invece erogato in quote annuali, secondo il piano temporale riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

I nuovi termini e scadenze

Con il decreto direttoriale 2 luglio 2021, a fronte dello stanziamento di nuove risorse, è stata disposta la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi. Le domande possono essere oggetto di richieste di prenotazione presentate dalle banche o dagli intermediari finanziari a partire dal mese di agosto 2021.

Non è previsto un termine finale per la presentazione delle domande, fermo restando che quando e se saranno esaurite anche le nuove risorse, le domande successive non saranno accolte.

In proposito si sottolinea che le prenotazioni pervenute nel mese di giugno 2021 e non soddisfatte per insufficienza delle precedenti risorse finanziarie, si considerano accolte d’ufficio senza che sia necessario un ulteriore invio da parte delle banche in quanto accederanno automaticamente alle nuove risorse.