Di come e quanto la cultura del lavoro sia stata influenzata dall’avvento del Coronavirus si è già letto e scritto molto. Le aziende si stanno adeguando in fretta a nuove abitudini, modi nuovi di fruire e condividere il lavoro e gli spazi, tra ingressi contingentati e lavoro smart.
Un nuovo modello di lavoro ibrido
Sta però prendendo piede un modello, che ha saputo coniugare in maniera spontanea le esigenze delle aziende e dei dipendenti: il blended working; non più tutti in presenza o da remoto, ma una soluzione ibrida fatta da persone che decidono di lavorare in presenza e altre da remoto, incontrando così necessità e richieste e creando una tendenza che andrà probabilmente a consolidarsi anche una volta che l’emergenza sarà finita.
Secondo la ricerca “Lavoro e studio ‘intelligenti’: la trasformazione possibile” realizzata da Randstad Research, una migliore integrazione tra lavoro in presenza e quello da remoto può aumentare la produttività fino al 25%.
Adattarsi velocemente al cambiamento
Sicuramente le aziende dovranno farsi trovare pronte, attivando strumenti tecnologici e piattaforme collaborative e adeguate che sappiano incentivare la gestione e la cooperazione tra le parti. In questo contesto, ad esempio, i sistemi di timbratura tradizionali diventeranno presto obsoleti.
Con Fluida, in sede o da remoto, i dati sono sempre corretti.
Fluida, invece, si basa su un modello di rilevazione presenze ibrido e in cloud. Tieni sempre sotto controllo il foglio presenze e compilalo anche quando lavori da remoto, senza perderti un giorno.
Pianificare le presenze e gestire le richieste di smart working / telelavoro
Puoi anche segnalare con anticipo, su un calendario condiviso con i tuoi colleghi, le date in cui lavorerai da casa, permettendo loro di scegliere quando essere in ufficio, se devono collaborare con te.


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