Contratto di apprendistato: caratteristiche e vantaggi

11 Gennaio 2023

Il contratto di apprendistato è un’ottima strategia di assunzione per inserire e formare risorse di valore in azienda.

In questo articolo verrà chiarito cosa si intende per contratto di apprendistato, quali sono le caratteristiche e i vantaggi che definiscono tale tipologia, e le differenze con lo stage.

Contratto di apprendistato: cos’è e come funziona

Il contratto di apprendistato, come definisce il Decreto Legislativo 81 del 2015, è un contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato e finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile.

Con questa tipologia di contratto, il neoassunto entra a far parte dell’organico con il ruolo di apprendista e continua la carriera come dipendente a tempo indeterminato, costituendo per l’azienda una risorsa professionale e qualificata. 

A seconda dell’età e degli scopi per cui l’azienda e l’apprendista sottoscrivono l’apprendistato, ci sono tre tipi diversi di accordi:

  • Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Si può accedere a tale apprendistato in età compresa tra i 15 e i 25 anni, per conseguire la qualifica, il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria, o il certificato di specializzazione tecnica superiore.
  • Apprendistato professionalizzante. In età compresa tra i 18 e 29 anni vi si può accedere per imparare una professione, oppure ottenere una qualifica professionale.
  • Apprendistato di alta formazione e ricerca. Tra i 18 e i 29 anni, questo tipo di apprendistato serve ad ottenere titoli di studio universitari e di alta formazione, per svolgere attività di ricerca e di praticantato, per cominciare una professione ordinistica. 

A seconda del tipo di contratto cambiano poi le caratteristiche dell’apprendista, la regolamentazione, e la durata del contratto. 

In realtà, a partire dal 1° gennaio 2022, è stata offerta la possibilità alle aziende di assumere personale in apprendistato anche se non rispetta i parametri di età, nei casi particolari di integrazione salariale, indennità di mobilità, disoccupazione. L’obiettivo di questa novità è quello di dare una possibilità anche a coloro in maggior difficoltà di entrare nel mondo del lavoro.

Contratto di apprendistato: vantaggi per azienda e lavoratori 

Una domanda interessante che può sorgere su questa tematica è: perché conviene sottoscrivere il contratto di apprendistato? Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, risponde indicando tutti i suoi vantaggi. Per quanto riguarda quelli fiscali ricordiamo: 

  • Il contratto di apprendistato permette di dare una retribuzione fino a due livelli inferiori rispetto al CCNL di riferimento.
  • Il sistema contributivo presenta agevolazioni per tutto l’anno successivo al passaggio da apprendista a dipendente subordinato.
  • Per i primi tre anni di contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, vi è lo sgravio totale dei contributi.

Tra i vantaggi pratici invece elenchiamo:

  • La possibilità di trasformare un lavoratore giovane in un professionista qualificato, che potrà produrre valore e apportare successo all’azienda.
  • L’opportunità di avere una risorsa che ha vissuto la fase di apprendistato, e potrà aiutare le figure junior introdotte nell’organico a sviluppare le proprie competenze, durante la loro formazione. 

Per i lavoratori, infine, questa tipologia di contratto costituisce l’occasione di fare esperienza attraverso un collegamento diretto con l’azienda, iniziare una carriera all’insegna della formazione, potenziando il bagaglio di competenze utili allo svolgimento del proprio ruolo. 

Un’ulteriore domanda frequente intorno al tema è: qual è la differenza tra apprendistato e stage?

Contratto di apprendistato e differenze con lo stage 

Apprendistato e stage vengono spesso, erroneamente, utilizzati come sinonimi. In realtà hanno in comune soltanto la presenza del tutor, che guida il neoassunto all’interno dell’ambiente lavorativo, supportando la sua formazione.

Ma differiscono sotto il punto di vista:

  • Burocratico. L’apprendistato è regolato da un vero e proprio contratto, mentre lo stage presuppone solamente un accordo scritto tra le parti.
  • Retributivo. Lo stipendio dell’apprendista è in linea con la paga del settore e della mansione di riferimento. Per lo stagista invece, è previsto un rimborso spese. 
  • Temporale. L’apprendistato ha una durata più lunga dello stage, solitamente dura qualche anno perché ha lo scopo di formare completamente la risorsa; mentre lo stage può durare diversi mesi con l’obiettivo di far apprendere nozioni e metodi pratici per svolgere un lavoro. 

Scegliere tra l’una e l’altra tipologia di contratto dipende dalle esigenze dell’azienda. In entrambi i casi è importante analizzare qual è la strategia di assunzione più giusta da adottare per investire su un organico di qualità. Ricorda sempre che i dipendenti hanno un ruolo determinante sul successo dell’impresa.

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