Con l’avvicinarsi dell’estate, torna l’attenzione su un tema che interessa milioni di lavoratori italiani: la quattordicesima. Si tratta di una mensilità aggiuntiva che può rappresentare un valido sostegno economico, soprattutto in vista delle ferie estive, ma che non è garantita a tutti. Le condizioni per riceverla, così come i tempi di pagamento e le modalità di calcolo, variano infatti in base al contratto collettivo nazionale, al settore di appartenenza e alla specifica situazione contrattuale del lavoratore.
Cos’è la quattordicesima e chi la riceve
La quattordicesima non è una voce fissa della retribuzione, ma una mensilità aggiuntiva prevista da alcuni contratti collettivi nazionali. Non è obbligatoria per legge: spetta solo se espressamente prevista dal CCNL applicato o da eventuali accordi aziendali.
Rientrano tra i destinatari:
- i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato
- chi è assunto con contratto part-time, in misura proporzionata all’orario svolto
- in alcuni casi, anche i pensionati, se rispettano determinati requisiti di età e reddito
È dunque essenziale verificare sempre cosa prevede il proprio contratto collettivo per sapere se si ha diritto alla mensilità extra.
Quando viene pagata la quattordicesima
Nel settore privato, il pagamento della quattordicesima avviene di norma tra la metà di giugno e i primi giorni di luglio, in modo da anticipare la partenza per le ferie. Le aziende seguono le indicazioni dei CCNL, che stabiliscono le tempistiche di erogazione in base alle caratteristiche del settore e della prestazione lavorativa.
Nel settore pubblico, invece, la situazione è più frammentata. Non tutti i dipendenti ne hanno diritto, e laddove prevista, la quattordicesima viene regolata da specifici accordi di comparto che possono fissare modalità e date differenti.
Anche alcuni pensionati possono riceverla, generalmente nel mese di luglio, se rientrano nei parametri fissati annualmente dall’INPS.
Come si matura la quattordicesima
La quattordicesima non si riceve in automatico: si matura mese dopo mese, secondo criteri stabiliti dal contratto collettivo. Il periodo di riferimento è l’anno che va dal 1° luglio al 30 giugno successivo. Ogni mese di lavoro effettivo (o equiparato) dà diritto a una quota di questa mensilità aggiuntiva.
Matura anche in alcuni periodi di assenza giustificata, come:
- ferie
- congedo di maternità o paternità
- malattia a carico del datore di lavoro
- infortunio, entro i limiti previsti dal contratto
- festività e permessi retribuiti
- congedo matrimoniale
- riposo giornaliero per allattamento
Al contrario, non matura nei casi di:
- congedo parentale
- aspettativa non retribuita
- permessi non retribuiti e scioperi
- servizio di leva
- periodi coperti solo da assegni al nucleo familiare
- malattie e infortuni che superano i limiti contrattuali;
- lavoro straordinario o notturno (non computati nella base di calcolo)
Per i contratti part-time, la maturazione segue gli stessi principi dei contratti full-time, ma l’importo viene naturalmente ricalcolato in base all’orario effettivamente lavorato.
Calcolo della quattordicesima: criteri e logica
Il calcolo dell’importo spettante si basa sulla retribuzione lorda mensile e sui mesi di lavoro maturati nel periodo di riferimento. Se il lavoratore ha prestato servizio in modo continuativo dal 1° luglio al 30 giugno, la quattordicesima corrisponderà in genere a una mensilità piena.
In caso contrario, si calcola una quota proporzionale:
- si divide l’importo lordo mensile per 12
- si moltiplica il risultato per i mesi effettivamente maturati
Per esempio, un lavoratore che percepisce 1.800 euro lordi e ha maturato 9 mesi riceverà una quattordicesima di 1.350 euro lordi.
È bene ricordare che non tutti gli elementi retributivi entrano nel calcolo: alcuni contratti escludono indennità accessorie, straordinari o premi una tantum. Ogni contratto collettivo ha regole specifiche, per cui è fondamentale verificarne le disposizioni nel dettaglio.
Quattordicesima: l’importanza di conoscere le regole di maturazione
La quattordicesima, pur non essendo prevista in tutti i settori, rappresenta un aspetto rilevante della gestione retributiva, soprattutto nel periodo estivo. Per chi si occupa di amministrazione del personale o lavora in ambito HR, è importante conoscerne le regole di maturazione, i criteri di calcolo e le eventuali esclusioni per evitare errori in busta paga e rispondere con precisione ai dubbi dei dipendenti.
Comprendere il funzionamento della quattordicesima aiuta anche a rafforzare la comunicazione interna su temi retributivi, spesso percepiti come tecnici ma che incidono direttamente sulla motivazione e sulla soddisfazione delle persone.
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