Dl Fisco 2025: rimborsi anche per spese di trasferte all’estero non tracciabili
1 Agosto 2025
Il Decreto Fiscale 2025 ha ottenuto il via libera dalla Camera e si appresta a essere convertito in legge entro il 16 agosto, con il passaggio finale al Senato. Il provvedimento, come accade spesso nei decreti collegati alla legge di Bilancio, porta con sé un ventaglio di misure che toccano aspetti cruciali per imprese, liberi professionisti e amministrazioni locali. Le principali novità introdotte durante l’iter parlamentare spaziano dalla nuova sanatoria fiscale, a una maggiore tutela per imprese e studi professionali durante i controlli della Guardia di Finanza, fino a una sanatoria per le spese di trasferta all’estero, anche in assenza di tracciabilità. Ma il decreto contiene anche misure su Imu, impatriati e proroghe per versamenti fiscali.
Sanatoria fiscale 2025: chi può aderire e come funziona
La nuova sanatoria fiscale ricalca in gran parte lo schema già adottato lo scorso anno. Si tratta di un’operazione di ravvedimento speciale, rivolta principalmente a lavoratori autonomi, professionisti e partite IVA che intendano regolarizzare la propria posizione con il Fisco per gli anni pregressi.
Nel dettaglio:
- Potranno aderire al ravvedimento i contribuenti che accetteranno la proposta dell’Agenzia delle Entrate, relativa agli anni dal 2019 al 2023
- Chi aderisce per la prima volta al concordato preventivo biennale nel periodo 2025-2026 potrà “scudare” tutte le annualità dal 2019 al 2023
- Chi aveva già aderito lo scorso anno, invece, potrà sanare solo l’anno 2023, poiché i precedenti risultano già regolarizzati
Il meccanismo prevede il pagamento di un importo agevolato, calcolato sulla base degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) del contribuente. Per gli anni legati all’emergenza Covid è previsto un abbattimento del 30%, in considerazione della particolare situazione economica.
Stop ai blitz fiscali non motivati: stretta su ispezioni e controlli
Una delle modifiche più significative inserite nel Dl Fisco riguarda l’ambito delle verifiche fiscali e degli accessi nei luoghi di lavoro. Il testo introduce un principio di trasparenza e motivazione che limita la discrezionalità delle ispezioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.
In particolare:
Ogni accesso presso aziende, studi professionali o locali destinati ad attività economiche dovrà essere preventivamente autorizzato e motivato in modo espresso. Le ragioni del controllo dovranno essere indicate negli atti e nei verbali.
La misura è un adeguamento diretto a una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che a febbraio ha condannato l’Italia per violazione dei principi di proporzionalità e trasparenza in materia di ispezioni tributarie.
Per le imprese, questa novità rappresenta un importante passo avanti verso un rapporto più equilibrato con l’Amministrazione finanziaria, che dovrà rispettare criteri di coerenza e giustificazione.
Trasferte all’estero: rimborsi validi anche se non tracciabili
Altro chiarimento rilevante contenuto nel decreto riguarda la deducibilità delle spese sostenute per trasferte all’estero. Un tema da sempre critico per le aziende che operano in ambito internazionale, spesso confrontate con situazioni in cui l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili è impraticabile.
Il Dl Fisco specifica che:
- Le spese di viaggio, vitto e alloggio effettuate all’estero saranno deducibili anche se pagate con mezzi non tracciabili, a patto che siano inerenti all’attività aziendale e documentabili
- Diverso il caso delle spese di rappresentanza, che restano deducibili solo se tracciabili, ovunque siano sostenute
Questa distinzione permette alle imprese una maggiore flessibilità operativa, soprattutto nei mercati esteri dove l’infrastruttura bancaria e dei pagamenti digitali può essere ancora limitata.

Come semplificare la gestione delle trasferte (anche all’estero) con Fluida
Anche se il decreto fiscale apre alla deducibilità delle spese estere non tracciabili, resta essenziale per aziende e professionisti mantenere un controllo puntuale e trasparente delle spese sostenute fuori sede per la semplificazione rimborsi per trasferte all’estero in assenza di tracciabilità. È qui che entra in gioco Fluida.
Grazie alla funzionalità Note Spese di Fluida, ogni trasferta – in Italia o all’estero – può essere gestita con precisione e semplicità:
- I dipendenti possono caricare le spese in tempo reale, scattando una foto dello scontrino direttamente dall’app
- Le voci di spesa sono classificabili per tipologia, centro di costo o progetto, facilitando il lavoro amministrativo e la successiva rendicontazione
- L’azienda può gestire i metodi di pagamento visibili al dipendente per semplificare l’operazione di inserimento delle spese minimizzando il rischio di errori nella compilazione
Per i responsabili e l’ufficio HR, questo significa meno errori, maggiore controllo e più efficienza nella gestione delle trasferte. Inoltre, tutti i dati sono archiviati in cloud, accessibili ovunque e integrabili con i principali sistemi contabili aziendali.
Soprattutto in un contesto normativo in evoluzione, avere uno strumento digitale affidabile per tracciare le spese di viaggio non è solo una comodità, ma una vera garanzia di conformità fiscale.
Proroga per i versamenti fiscali e modifiche all’Imu
Nel pacchetto fiscale sono previste anche alcune proroghe e semplificazioni che toccano direttamente le scadenze per contribuenti soggetti agli ISA e ai regimi forfettari.
In sintesi:
- Il termine per il saldo 2024 e l’acconto 2025 slitta al 20 agosto 2025, con possibilità di versamento dal 21 luglio al 20 agosto e una maggiorazione dello 0,4%
- I Comuni avranno tempo fino al 15 settembre 2025 per approvare le delibere relative alle aliquote Imu, anche se non rispettato il termine del 28 febbraio
Queste misure offrono un margine di respiro a professionisti e amministrazioni locali, spesso in difficoltà con i tempi ristretti imposti dal calendario fiscale.
Lavoratori impatriati e ricercatori: stop alla cumulabilità dei benefici
Un’ulteriore norma di rilievo, benché meno discussa, riguarda la non cumulabilità dei regimi agevolativi per alcune categorie di lavoratori.
Nel dettaglio, il decreto stabilisce che:
I benefici fiscali riservati ai lavoratori impatriati, ai ricercatori rientrati in Italia e ai neo-residenti non potranno essere sommati. Sarà dunque necessario optare per un solo regime agevolato.
Questo provvedimento intende evitare sovrapposizioni di vantaggi fiscali, favorendo una gestione più equa degli incentivi e una maggiore coerenza nella fiscalità internazionale.
Cosa cambia in concreto per aziende e professionisti
Il Dl Fisco 2025 rappresenta un tassello importante nella strategia fiscale del Paese, con impatti concreti su:
- Aziende che operano all’estero, grazie alla maggiore flessibilità nella deducibilità delle spese
- Professionisti e autonomi, che possono accedere a un ravvedimento agevolato per sanare le annualità pregresse
- Datori di lavoro, che avranno maggiore tutela in caso di ispezioni fiscali
- Comuni, con più tempo per gestire le aliquote Imu
- Manager e lavoratori qualificati, che dovranno valutare attentamente le agevolazioni accessibili
In uno scenario normativo in continua evoluzione, strumenti digitali come Fluida si rivelano essenziali per gestire in modo efficiente la documentazione, la tracciabilità delle trasferte e il controllo dei flussi di lavoro, aiutando le imprese a rimanere sempre in regola con il Fisco e a semplificare la vita amministrativa.


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